Sculture monumentali in permanenza nel mondo
Maria Cristina Carlini è presente con le sue opere in tre continenti: Europa (Roma, Milano, Pesaro, Cosenza, Loreto, Reggio Calabria, Varese), America (Denver, Miami) e Asia (Pechino, Shanghai, Jinan, Rongcheng – Shandong, Tianjin).
2006
Roma, Archivio Centrale dello Stato
Fortezza, 2006, ferro, cm h 220 x Ø 250
Fortezza viene accolta nel 2006 nel piazzale antistante l’Archivio Centrale di Stato di Roma Eur in occasione della mostra personale “Terre”, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed esposta nelle sale dell’Archivio Centrale. L’opera, dall’aspetto imponente e dal disegno rigoroso, rappresenta la visione del mondo contemporaneo in dialogo con le sfide dovute all’impoverimento delle risorse. Con l’unione di elementi funzionali ed espressivi, vuoti e pieni, la scultura si sposa armoniosamente con l’architettura circostante e diventa simbolo della difesa del sapere e della cultura.
2007
Milano, Corte dei Conti
La porta della giustizia, 2007, ferro, gasbeton resinato, cm 420 x 225 x 285
L’opera monolitica La Porta della Giustizia, realizzata in ferro e gasbeton resinato, dal 2007 è collocata in permanenza presso i giardini interni della Corte dei Conti di Milano. La struttura è caratterizzata da un duplice passaggio leggermente sfalsato e presenta un ingresso formato da una cavità centrale affiancato da un accesso chiuso. Questo gioco di aperture e chiusure rappresenta una rilettura in chiave contemporanea dell’iconografia della giustizia e racchiude in sé molteplici riferimenti culturali e simbolici propri del concetto di «porta», luogo liminale e metaforico di passaggio. L’opera, esposta nel tempo agli agenti atmosferici, è stata restaurata nel 2020 e ha nuovamente assunto il suo originale aspetto.
2008
Cosenza, Piazza dei Valdesi
La Vittoria di Samotracia, 2008, acciaio corten, resina, cm 280 x 200 x 70
Lavorata con acciaio corten forato e resina, La Vittoria di Samotracia, è stata collocata in permanenza nella Piazza dei Valdesi di Cosenza nel 2008, contemporaneamente a una mostra personale esposta presso la Biblioteca Nazionale della città. La scultura entra a far parte di un percorso artistico a cielo aperto dedicato all’arte contemporanea ed è installata in un’area che si configura come luogo di raccordo a livello architettonico tra passato e presente, un crocevia tra spazi verdi, naturalistici e spazi urbani, nel quale si integra perfettamente per struttura e significato.
2009
Loreto (Ancona), Giardini di Porta Marina
Pellegrini, 2009, acciaio corten, cm h 400 x 250 x 140
La scultura monumentale Pellegrini, in acciaio corten, è un’opera site specific, realizzata per i Giardini di Porta Marina di Loreto, dove è in permanenza dal 2009. Inserita in una mostra personale, con opere collocate in punti strategici della città, Pellegrini è un omaggio dell’artista al luogo che custodisce la Casa della Vergine lauretana e ai pellegrini che vi giungono da tutto il mondo. La rassegna ha fatto parte dell’evento “Il Percorso della Scultura” ideato e curato da Carlo Franza, promosso dal Comune di Loreto e finalizzato a dar vita a un Museo all’aperto dedicato alla Scultura Contemporanea internazionale, volto a consolidare il legame tra simbologia passata e presente, tema ricorrente nei lavori dell’artista.
2010
Reggio Calabria, Lungomare Italo Falcomatà
Monumento al Mediterraneo, 2006, grès, ossido di ferro, cm h 190 x 405 x 200
Una collocazione in permanenza d’eccezione è riservata a Monumento al Mediterraneo, una scultura dalle grandi dimensioni presentata in anteprima alla stampa presso il Palazzo Reale di Milano. L’opera arricchisce il suggestivo Lungomare Italo Falcomatà di Reggio Calabria, in prossimità della Villa Genoese Zerbi, descritto da Gabriele D’Annunzio come “il più bel chilometro d’Italia”. La scultura realizzata in grès e ossido di ferro intende proprio essere un omaggio all’omonimo mare e alle bellezze ad esso correlate. Nel 2009 ha fatto parte di una mostra personale di Maria Cristina Carlini curata da Frèdèrique Malaval ospitata nel prestigioso Castello Aragonese e promossa dal M.I.B.A.C.
2010
Pechino, Ambasciata Italiana in Cina
Viandanti II, 2010, acciaio corten, cm 400 x 250 x 140
Viandanti II, realizzata in acciaio corten, è l’opera che nel 2010 in occasione delle celebrazioni per il 40° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, firmate nella capitale cinese nel ‘70, viene collocata in permanenza presso l’Ambasciata Italiana. A seguito di questo evento inaugurale Maria Cristina Carlini è stata invitata a partecipare all’Expo di Shangai 2010 con diverse sculture monumentali e alla mostra organizzata per la Giornata Internazionale della Donna.
2010
Pechino, NAMOC – National Art Museum of China
Danzatrici, 2010, 3 elementi, acciaio corten, cm h 120
Nel 2010 Maria Cristina Carlini partecipa alla IV Biennale Internazionale d’Arte di Pechino con Le Danzatrici. L’opera, realizzata appositamente per l’occasione, formata da tre elementi in acciaio corten, è ospitata presso il rinomato National Art Museum of China, NAMOC, dove rimane esposta in permanenza. Il tema dell’evento, legato al rapporto tra l’uomo e l’ambiente, è stato interpretato dall’artista con sculture dalle curve sinuose che si muovono attraverso una danza che segue il battito della terra, un suono e una richiamo che devono essere sempre rispettati.
2010
Shanghai, Sculpture Park
Legami II, 2010, acciaio corten, cm 350 x 250 x 460
L’imponente opera, realizzata in acciaio corten, è la grande scultura che Maria Cristina Carlini ha concepito appositamente per l’Expo 2010 ed è collocata, insieme ad altre sue opere monumentali, nella famosa Piazza del Popolo a Shangai. Nota come la più vasta della città, questa piazza è epicentro politico e culturale, ospita infatti un immenso parco e varie prestigiose sedi: il Palazzo del Popolo, la sede del governo della municipalità, il Centro di Esposizioni della Progettazione Urbana ed il Gran Teatro. La scultura Legami II è successivamente entrata a far parte delle opere esposte in permanenza presso lo Sculpture Park.
2010
Tianjin, Istituto Italiano di Cultura
Letteratura II, 2010, acciaio corten, cm 300 x 400 x 150
Omaggio alle grandi culture italiana e cinese, di cui le sculture di Maria Cristina Carlini si fanno ponte ideale, è Letteratura II, realizzata in acciaio corten. La scultura monumentale viene accolta nel 2010 in permanenza a Tianjin, città gemellata con la Lombardia, all’interno del Quartiere Italiano che, costruito agli inizi del XIX secolo, è l’unico esempio di architettura neorinascimentale in Cina. Gli architetti che nella prima metà del ‘900 costruirono i vari edifici si ispirarono infatti dichiaratamente allo stile liberty e all’art decò che caratterizzava le costruzioni versiliesi. L’opera si trova inoltre a pochi metri dalla sede locale dell’Istituto Italiano di Cultura.
2010
Jinan, Shandong University of Art and Design
Legami III, acciaio corten, piombo, cm 350 x 250 x 460
Nel corso delle diverse esposizioni in Cina, a Maria Cristina Carlini viene conferita nel 2010 dalla Shandong University of Art and Design l’onorificenza per l’attività artistica e per la promozione della cultura italiana in Cina. Per l’evento viene organizzata una sua mostra personale negli spazi interni ed esterni del moderno complesso universitario, dove a conclusione di esso la scultura monumentale Legami III rimane esposta in permanenza. L’opera, composta da due parallelepipedi monolitici in acciaio corten uniti da uno strato di piombo duttile e flessibile, allude alla complessa dimensione delle relazioni umane.
2010
Denver, Auraria Campus
Madre, 2009, acciaio corten, cm 170 x 200 x 200
Nel 2010 l’arte di Maria Cristina Carlini arriva negli Stati Uniti. La scultura Madre viene collocata in permanenza negli ampi spazi esterni dell’Auraria Campus, uno tra i più prestigiosi complessi universitari di Denver. L’opera è realizzata in acciaio corten e la sua forma sferica è un omaggio a Madre Natura, cui Maria Cristina Carlini da sempre è legata profondamente. La terra è infatti colei che custodisce le origini e la memoria, elementi fondamentali e presenti costantemente nel percorso artistico della scultrice.
2010
Denver, Rocky Mountain College of Art + Design
Out & Inside, 2005, acciaio corten, cm 200 x 185 x 400
Out & Inside, realizzata in acciaio corten, è un’altra opera monumentale che entra a far parte di quelle sculture che vanno ad arricchire gli spazi esterni di luoghi dedicati alla diffusione della cultura. L’artista, soprattutto negli Stati Uniti, è stata spesso invitata ad essere presente con i suoi lavori e a tenere corsi in luoghi legati all’istruzione, come in prestigiosi college. In questo caso si tratta del Rocky Mountain College of Art+Design di Denver. Il messaggio di Out & Inside, opera caratterizzata da linee morbide, è infatti quello di accogliere e al tempo stesso di aprirsi al mondo.
2010
Miami, Dade College
La Vittoria di Samotracia, 2010, acciaio corten, cm 280 x 250 x 130
Richiamo alla Nike e al mito che la descrive, La Vittoria di Samotracia, evoca delle grandi ali dispiegate che raggiungono quasi tre metri d’altezza. L’acciaio corten forato e la posizione obliqua, che allude all’istante precedente dello spiccare il volo, restituiscono un senso di leggerezza che si coniuga all’imponenza dell’opera. La scultura viene esposta nell’ambito della fiera Sculpt Miami 2010, evento collaterale di Art Basel Miami Beach, unitamente ad altre opere, tutte collocate in spazi esterni di sedi di rilevante importanza culturale per la città. La Vittoria di Samotracia a conclusione dell’evento viene ospitata in permanenza nel rinomato Miami Dade College, la più vasta università della Florida, che festeggia nel 2010 il 50° anniversario della sua apertura.
2011
Rongcheng – Shandong
Fortezza II, 2010, acciaio corten, cm h 440 x Ø 500
La monumentale Fortezza II, creata nel 2010 in acciaio corten, trova la sua collocazione permanente nel 2011 a Rocheng – Shandong. Si compone di due parti che unite creano una forma circolare; un forte equilibrio nell’alternanza di linee e curve caratterizza la scultura che presenta inoltre delle fenditure che permettono l’interazione fra interno ed esterno, tratto tipico di molti lavori dell’artista e che contribuiscono a dar loro un senso di dinamicità nonostante le immense dimensioni. L’osservatore è coinvolto emotivamente e visivamente a relazionarsi con questo spazio e a confrontarsi con una dimensione temporale passata che fa affiorare una memoria universale.
2011
Miami, Corpus Christi Catholic Church – Sculpture Park
Icaro, 2010, acciaio corten, cm 280 x 250 x 130
La scultura Icaro, eseguita nel 2010, richiama nel nome e nella forma il celebre personaggio mitologico. A differenza dell’originale narrazione, che descriveva le ali plasmate con la cera, l’artista ne rivisita le fattezze utilizzando l’acciaio corten forato. Ne imprime così un’immagine di leggerezza che si contrappone al resto del corpo, legato alla drammaticità dell’antico mito. Esposta nel 2010 al Rocky Mountain College of Art + Design di Denver, l’opera è presente nello stesso anno al Coral Gables Museum di Miami ma nel 2011 trova la sua collocazione permanente in occasione dell’inaugurazione del Parco della Scultura, nei pressi della chiesa del Corpus Christi di Miami.
2013
Varese, Villa Recalcati
Bosco, 2012, 19 elementi, ferro, cm h 400 x 400 x 430
L’opera Bosco, composta da 19 elementi in ferro dell’altezza di oltre 4 metri, viene realizzata nel 2012 come lavoro inedito creato in occasione della mostra personale negli spazi interni ed esterni di Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese. L’esposizione curata da Flaminio Gualdoni, inserita in un ciclo di mostre triennale che ha coinvolto 15 scultori contemporanei legati alla città per nascita o formazione, vede Maria Cristina Carlini come unica presenza femminile. Il perfetto connubio della scultura Bosco con l’ambiente circostante ha fatto sì che a partire dal 2013 l’opera rimanesse collocata in permanenza all’interno del parco prospicente la villa. La possibilità di accedere all’interno dell’opera crea un dialogo ancora maggiore con la fitta vegetazione della scultura, nel quale lo spettatore è invitato ad immergersi.
2014
Rho, Milano, Fieramilano Porta Sud
La nuova città che sale, 2014, acciaio corten, legno, m h 10
In occasione di EXPO 2015 la Fiera Milano Rho accoglie in permanenza la scultura monumentale di Maria Cristina Carlini La nuova città che sale, presentata da Philippe Daverio alla Triennale di Milano nel 2014. Alta 10 metri, realizzata in acciaio corten e legno, è installata sullo specchio d’acqua di Porta Sud, ingresso principale del quartiere espositivo, adiacente al Centro Congressi. Attraverso la sua struttura tortile, asimmetrica, i differenti materiali impiegati e la sua verticalità, l’originale scala racchiude in sé simboli e significati in linea con i temi di EXPO 2015 quali la ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo, natura e tecnologia, l’indagine sulle risorse disponibili e l’ecosostenibilità. I numerosi scalini che salendo si riducono di dimensione fino a raggiungere l’infinito, segnano l’ascesa verso il miglioramento e una sorta di ponte che collega passato, presente e futuro.
2015
Milano, Parco dell’Arte all’Idroscalo
Vento, 2013, legno di recupero, acciaio corten, cm 430 x 300 x 100
L’opera Vento, in legno di recupero e acciaio corten, su proposta della critica e curatrice Martina Corgnati, entra a far parte dal 2015 del percorso scultoreo del Parco dell’Arte della Città metropolitana di Milano, che si estende per circa un chilometro lungo la riva est del Parco Idroscalo. L’inaugurazione della collocazione in permanenza è stata inserita tra gli Eventi di Expo 2015 in Città, alle cui tematiche la scultura presentava affinità, prima fra tutte la riflessione sulla salvaguardia ambientale e l’ecosostenibilità. Vento crea infatti un profondo dialogo con la natura e l’ambiente circostante e la sua struttura a ventaglio evoca il movimento generato dal vento.
2019
Portofino, Museo del Parco di Portofino Centro Internazionale di Scultura all’aperto
Impronte, 2018, 25 elementi in grès, ferro, foglia d’oro, cm 95 x 94 x 5
Con 25 differenti riquadri uniti in un’unica composizione in grès e foglia d’oro su anima di ferro, l’opera Impronte intende descrivere attraverso forme e segni diversi le suggestioni del vissuto e le memorie universali che uniscono il passato al presente. Realizzata nel 2018, la scultura entra a far parte nel 2019 delle opere del Museo del Parco di Portofino, Centro Internazionale di Scultura all’Aperto, che annovera nella sua importante collezione numerosi artisti internazionali. All’interno delle formelle, immagini simili a fossili impressi nell’argilla fanno riferimento ad un modo ancestrale che diviene attuale tramite il ricordo e la memoria. Elementi che rimandano alla terra, a madre natura e al suo rispetto, sempre presenti nella poetica di Maria Cristina Carlini.
2024
Milano, Piazza Enrico Berlinguer
Obelisco, 2015, legno di recupero e acciaio corten, cm 420 x 230 x 170
Nel 2024 la scultura monumentale Obelisco viene donata da Maria Cristina Carlini alla città di Milano e collocata in permanenza in Piazza Berlinguer a cura di Flaminio Gualdoni. L’opera, realizzata nel 2015, presenta un forte slancio verticale e accosta due materiali molto diversi fra loro, legno di recupero e acciaio corten, fra i quali si istituisce un profondo dialogo e un armonico equilibrio estetico. Il legame al passato, dettato dal richiamo alla tradizione dell’obelisco come elemento architettonico, così come il tema della memoria sono elementi imprescindibili e caratterizzanti la ricerca artistica della scultrice, ma non manca in quest’opera l’invito a rivolgere lo sguardo verso il presente e il futuro.